IL FENOMENO DELL'OMICIDIO SERIALE: NUOVE CLASSIFICAZIONI E PROSPETTIVE DI STUDIO
- Alessandro Cariulo
- 27 lug 2021
- Tempo di lettura: 10 min

In questo articolo verrà analizzato il fenomeno dell’assassino seriale, con una proposta di classificazione, formulata dal sottoscritto, e nata sotto l’influenza di altre classificazioni che nel tempo si sono susseguite, e che più avanti verranno citate. Si tratta in particolare del frutto di oltre 15 anni di studi personali, letture di libri di testo, manuali, saggi, articoli oltre all’analisi di più di 1000 casi di omicidi seriali, raccolti in un database personale in costante aggiornamento, avvenuti in tutte le epoche e commessi in ogni parte del mondo da uomini e donne, assassini singoli, in coppia e in gruppo. E allora, buona lettura.
Analisi e classificazione degli omicidi: dal singolo omicidio agli omicidi multipli
- Omicidio Singolo: una vittima nel corso di un’unica azione omicidiaria
- Duplice Omicidio: due vittime nel corso di un’unica azione omicidiaria e nello stesso luogo.
- Triplice Omicidio: tre vittime nel corso di un’unica azione omicidiaria e nello stesso luogo.
Frenzy Killer (assassino per frenesia) -> Soggetto che mette in atto due o più azioni omicidiarie in luoghi separati ma lungo un continuum spazio – temporale.
Quali motivazioni possono spingere questi soggetti ad uccidere?
o Per divertimento
o Per vendetta o odio
o Per controllo e affermazione del potere
o Depressione
o Paranoia
o Disturbi psicotici con deliri e allucinazioni
Come si ferma la scia di sangue?
o Arresto
o Suicidio
o Omicidio
Serial Killer -> Soggetto che mette in atto due o più azioni omicidiarie, in luoghi separati e in tempi diversi (separazione spazio – temporale). Il numero di vittime in una o nell’altra azione omicidiaria non è importante, quello che lo inquadra come serial killer è l’intervallo tra le azioni, questo gli consente di scaricare la tensione. Quanto dura l’intervallo? Da ore, giorni, settimane, mesi o anche anni. Quali motivazioni? Psicopatologia, gratificazione psico-sessuale, sensazione di potere assoluto
Come si arresta la serie di omicidi?
- Arresto
- Omicidio o suicidio
- Interruzione volontaria o obbligata da parte del killer
Mass Murderer (Assassino di massa) -> Soggetto che uccide più di tre vittime, in un unico luogo e in un unico evento. Si può dire che si tratta di una sorta di suicidio allargato. In genere sono soggetti che agiscono da soli o al massimo in coppia. Ci possono essere diverse tipologie di assassino di massa, in base al tipo di vittime o al luogo che sceglie per colpire: Family Mass Murder, School Shooter, Work Shooter, Mall Shooter, Racist Shooter, Religious Shooter, Omophobic Shooter, Terrorist Mass Murder.
Quali motivazioni spingono questi soggetti ad uccidere?
Ø Per vendetta o odio
Ø Depressione
Ø Paranoia
Ø Disturbi psicotici con deliri e allucinazioni
Come si fermano?
Ø Arresto
Ø Suicidio
Ø Omicidio
Assassino Seriale di massa -> Assassino, o gruppo di assassini, che commette due o più omicidi di massa, in luoghi e tempi diversi, ponendo un emotional cooling off period (periodo di raffreddamento emotivo) tra un’azione omicidiaria e la successiva. Sono in genere SK che utilizzano armi da fuoco, incendiarie o esplosive, non hanno contatto fisico con la vittima e prestano molta attenzione al controllo della scena del crimine. Al contrario di quanto a accade per l’Assassino di massa classico, in questo caso non si ha un suicidio allargato. Si tratta di una particolare tipologia di assassino che unisce la categorie di Serial Killer e Assassino di massa:
Ø Differenze con Assassino di massa -> Può agire anche in coppia o gruppo, sono mossi da motivazioni sadiche e traggono piacere, anche sessuale, dalla sottomissione delle vittime e dalla loro uccisione.
Ø Differenze con Serial Killer classico -> Sono assassini che uccidono tre o quattro vittime in ogni azione omicidiaria (o nella maggior parte di esse).
Multiple Murderer (pluriomicida) -> Soggetto che uccide due o più persone per motivazioni esclusivamente materiali, per esempio:
Ø Motivi passionali
Ø Vendetta diretta
Ø Motivazione economica
Ø Criminalità (professione, appartenenza a organizzazione criminale, in corso di altro reato)
Come si ferma la scia di sangue?
Ø Arresto
Ø Esaurimento della richiesta materiale
Classificazione dei Serial killer
Arriviamo adesso alla categoria degli assassini seriali. Si definiscono serial killer quei soggetti che agiscono da soli, in coppia o in gruppo, con l’intenzione di uccidere due o più persone in due o più episodi omicidiari. Un episodio omicidiario è caratterizzato da l’omicidio, o tentato omicidio con la chiara intenzione di uccidere, di una o più persone che porta all’esaurimento della carica aggressiva del soggetto. L’intervallo tra episodi omicidiari, che può comprendere un intervallo di tempo che va da poche ore, a giorni, fino a mesi o anni, si definisce Emotional Cooling Off (ECO), tradotto in italiano come raffreddamento emozionale. La caratteristica fondamentale di questi assassini è la spinta compulsiva che li porta a reiterare l’azione omicidiaria, la quale non si esaurisce con un singolo episodio omicidiario circoscritto, come nel caso degli assassini di massa, o diffuso, come nel caso del Frenzy Killer. Molto spesso assistiamo a omicidi commessi anche nel corso di altri reati, come rapine, furti, traffici illegali, ma l’aspetto fondamentale è la centralità dell’omicidio per la psicologia del soggetto che, in alcuni casi, potrebbe anche essere evitato. La frequenza dei delitti in genere si intensifica con il passare del tempo, fino a quando la spinta compulsiva si esaurisce perché il killer è impedito materialmente a continuare le sue azioni (arrestato per altri reati, impaurito dall’intensificarsi delle indagini, morto o con malattia grave) o perché nella sua vita sono intervenuti fattori o situazioni che hanno sostituito la gratificazione ottenuta, fino a quel momento, attraverso gli omicidi. Se osserviamo le scene del crimine, la scelta delle vittime, la modalità di aggressione, le armi e le modalità di uccisione scelte, oltre alle tracce presenti o assenti sulle scene, possiamo collocare i serial killer lungo un continuum ai cui poli presenta il Killer Organizzato e sull’altro il Killer Disorganizzato, sottolineando che sarà molto difficile trovare assassini che occupino uno o l’altro polo, poiché in prevalenza si collocano in posizioni intermedie. Nella maggior parte dei casi il serial killer è un maschio che uccide da solo vittime singole, ma ci possono essere serial killer donne, che uccidono in coppia o gruppo e che tolgono la vita a più vittime in un solo episodio omicidiario. Il serial killer classico tende a ricercare il contatto diretto con una vittima con cui non ha legami, uccidendo per mezzo di accoltellamento, strangolamento, soffocamento anche manuale, e sceglie in genere una vittima sconosciuta. In casi più rari possiamo individuare assassini che preferiscono avere il controllo totale sulla scena e non avere contatti con le vittime (incendiari, dinamitardi, cecchini, serial killer per induzione), scegliendo di uccidere con armi da fuoco, ordigni esplosivi, fuoco, veleno o altre armi, e che uccidono vittime con cui hanno un certo grado di conoscenza o relazione, come nel caso delle Vedove Nere o dei Barbablù, ma anche in alcuni casi di Angeli della morte e di altri Killer che uccidono per ottenere un profitto economico. Una volta uccisa la vittima possono lasciare il cadavere sul luogo delitto e disinteressarsene totalmente, oppure possono mutilarlo, farlo a pezzi, occultarlo, abbandonarlo o metterlo in posa. Non è raro che questi assassini prendano un souvenir o un trofeo che gli permetta di ricordare l’omicidio o rafforzare il loro senso di potere, possono essere oggetti appartenuti alla vittima, patenti, gioielli, fotografie o video fatti dall’assassino, parti del corpo asportate, ma a volte può bastare il semplice ricordo, senza supporto di qualcosa di “materiale”.
Dobbiamo dire che, al contrario di quanto si pensava fino a qualche anno fa, i moventi che spingono un serial killer ad un uccidere non sono solo legati al sesso, o per meglio dire non al sesso come viene comunemente inteso. C’è anche l’aspetto sessuale certamente, ma ci possono essere anche altre motivazioni quali la rabbia, il dolore, la vendetta, la voglia di rivalsa, di potere e di dominio, l’affermazione, guadagno di tipo economico e psicologico, una strana ed estrema religiosità o moralità, odio verso certe categorie di persone, ma anche il semplice divertimento, essere al centro dell’attenzione e la voglia di sconfiggere la noia, oltre a disturbi psicotici che possono portare a deliri e allucinazioni. Tutti gli assassini seriali, di ogni tipo essi siano, sono accumunati da un bisogno, che li spinge a ricercare la soddisfazione dei loro desideri e in tutti i casi si riscontra un desiderio di potere e controllo totale sulla vittima, sull’intera situazione e sulla società nel suo complesso. Si tratta nella maggior parte dei casi di soggetti che presentano un vissuto di violenze, sia fisiche che psicologiche, oppure di rifiuti, frustrazioni ed emarginazione, tali da far sviluppare in loro una fame di potere e un profondo desiderio di rivalsa. Da una rielaborazione della classificazione di Holmes e De Burger del 1988, di Mastronardi e Palermo del 1995 e di De Luca del 2001 è stato possibile effettuare la seguente classificazione, avvalorata dallo studio personale di oltre 1000 casi di omicidio seriale avvenuti in tutto il mondo e in tutte le epoche (Cariulo, 2020):
Serial killer che hanno una missione, che sia essa legata ad un disturbo psicotico o ad un delirio di tipo religioso o ad una voglia di vendetta:
- SK Vendicatori (possono presentare un disturbo delirante o personalità paranoide – generalmente organizzati, possono essere anche dei Giustizieri)
- SK Purificatori (possibile presenza di deliri – abbastanza organizzati)
o Razzisti (assassini che uccidono vittime appartenenti ad una determinata etnia)
o Predicatori (assassini che uccidono rivendicando ideali religiosi, morali, culturali o politici, delitti rituali anche per “ingraziarsi divinità”)
o Spazzini (assassini che uccidono in genere soggetti che ritengono come la “sporcizia” della società come vagabondi, tossicodipendenti, prostitute)
o Rituali (assassini che uccidono in serie all’interno di un culto riconosciuto dalla loro sottocultura)
- SK Psicotici (soggetti che presentano deliri e allucinazioni – tendenzialmente disorganizzati)
Aspetti psicopatologici associati: Presenza di deliri più o meno strutturato, ideazione delirante, possibile presenza di allucinazioni, schizofrenia paranoide e altri disturbi psicotici, tratti di personalità paranoidi, schizoidi, schizotipici, ossessivo – compulsivi.
Serial killer che uccidono per piacere personale, l’atto dell’omicidio può essere in sé stesso l’essenza dell’eccitazione, oppure può esserlo il guadagno materiale e psicologico che se ne ricava o l’eccitazione e soddisfazione sessuale legata alla manipolazione del corpo della vittima, all’asportazione di parti di essa, di souvenir e/o trofei, a volte una tendenza necromanica:
- SK Lussuriosi (Lust Killer, o per meglio dire affetti da Erotofonofilia, libido legato all’atto di uccidere – possono essere organizzati o disorganizzati)
o SK Squartatori
o SK Cannibali
o SK Necrofili
o SK Feticisti
o SK Asfissiofilici (ovvero che uccidono al culmine dell’atto sessuale, in questo caso l’uccisione della vittima, spesso per strangolamento o soffocamento, fa parte dell’atto sessuale)
o SK Pedofili
o SK Vampiri
o SK Mantide Religiosa (donna che uccide come predatrice sessuale, può presentare sadismo, uccidere nel corso o dopo l’atto sessuale, per es. Aileen Wuornos o Carol Bundy che uccise il compagno durante un rapporto sessuale. Quello che De Luca definisce omicidio seriale erotomanico, in cui l’assassina prova un costante stato di eccitazione, più a livello psichico, che la porta a fantasticare sulla ricerca dell’uomo perfetto, il principe azzurro, che ogni volta viene delusa)
- SK per Guadagno Personale (Comforts Killer – organizzati)
o SK Vedove Nere
o SK Barbablù
o SK Familiari
o SK Truffatori (spesso psicopatici)
- SK Dipendenti dal Brivido dell’omicidio (Thrill Killer)
o SK in corso di altro reato
o SK Soldati
o SK Terroristi
o Killer appartenenti alla criminalità organizzata
o SK per noia o divertimento
Aspetti psicopatologici associati: Soggetti con problemi legati alla sfera sessuale, soprattutto parafilie, disturbo bipolare, tratti borderline, antisociali di personalità, psicopatici, dipendenze da sostanze, gioco d'azzardo patologico e discontrollo impulsi.
Prima di analizzare quest’ultima categoria dobbiamo precisare che in tutti i serial killer l’ottenere il controllo e il potere sulle vittime e sulle situazioni è l’aspetto centrale. C’è però una tipologia di assassino seriale, ovvero quella che stiamo per analizzare, per cui conta una sola cosa, ovvero l’affermazione del proprio potere sull’altro e sulla società intera. Che sia la sensazione di ergersi al pari di Dio, decidendo della vita o della morte di un altro essere umano, o del piacere nel vedere la sofferenza negli occhi delle vittime stesse, la gratificazione che ottengono dal clamore suscitato dai media intorno alle loro gesta, i rituali messi in atto prima, dopo o durante il delitto, così come il piacere ottenuto nell’indurre un’altra persona a commettere omicidi:
- SK Angeli della morte (sindrome di Dio)
o Professioni d’aiuto (medici, infermieri, inservienti ospedalieri, attenzione per vittime anziane, malati terminali o bambini – secondo Iserson (2001) circa il 45% dei killer in ambito medico sono infermieri e nel 25% sono medici)
o Soccorritori (forze dell’ordine, paramedici ambulanze, pompieri)
o Assistenti di persone non autosufficienti (babysitter (bambini), badanti (anziani))
o Soggetti con Sindrome di Munchausen per Procura (madri, padri, babysitter, ecc.)
- SK Sadici
o Sadici Primari (soggetti che tendono a mantenere in vita più a lungo possibile le vittime, le torturano in ogni modo possibile, traggono piacere dall’imposizione del loro controllo e dal percepire la loro sofferenza e sottomissione, dalle loro urla di dolore, dal sentirle piangere, la morte della vittima è un qualcosa di non voluto e quando la vittima muore perde interesse per il killer che abbandona il corpo velocemente in un luogo diverso dalla scena del crimine e diverso da dove ha catturato la vittima, il loro massimo piacere nasce dall’infliggere sofferenza alla vittima)
o Sadici Secondari (soggetti che pongono le vittime sotto il loro massimo controllo, le torturano, ma una volta decedute non perdono interesse per il cadavere, possono avere rapporti sessuali con essi, stare giorni in compagnia dei cadaveri, farli poi a pezzi, mutilarli, mettere in atto cannibalismo o altro, conservare parti del corpo delle vittime, per prolungare il controllo sulla vittima anche dopo la morte)
o Sadici Terziari (soggetti che mettono in atto comportamenti sadici nei confronti di vittime che possono segregare in cantine, mansarde o case isolate, anche per giorni, mesi o addirittura anni. L’obiettivo di questi criminali è creare una serie di schiave, spesso giovani donne, diventando dei veri e propri “Collezionisti di schiave”. Non è raro che vengano dati alla luce anche bambini nel corso della prigionia)
o SK Stupratori/Predatori Sessuali (si differenziano leggermente dai killer sadici perché il punto centrale delle loro azioni è lo stupro della vittima, quasi mai sono presenti torture di altro tipo, a volte il killer non inizia l’azione con l’intenzione di uccidere la vittima, altre volte si; da sottolineare il fatto che lo stupro non è finalizzato al raggiungimento del piacere sessuale diretto, bensì alla sottomissione della vittima e all’ottenimento del controllo e del potere su di lei)
- SK Comunicatori (per loro è centrale il clamore suscitato dalle loro gesta nella popolazione e usano la comunicazione come mezzo per ottenere la gratificazione)
o SK Incendiari e Dinamitardi (soggetti che decidono di incendiare o fare esplodere ordigni con il chiaro intento di fare più vittime possibili, non solo di osservare le fiamme o mandare un messaggio)
o SK Avvelenatori (soggetti che uccidono con veleno che viene messo in acqua pubblica, generi alimentari, farmaci, diffuso nell’aria, agenti batterici o virali, con lo scopo di uccidere più persone possibili, spesso sconosciute. Ci sono due casi, entrambi giapponesi (Takahashi e Suzuki), di due microbiologi che hanno usato le loro capacità per avvelenare persone utilizzando batteri)
- SK per induzione (soggetti che inducono altre persone ad uccidere)
Aspetti psicopatologici associati: Soggetti con tratti narcisistici, psicopatici, paranoidi e sadici di personalità
Ci sono poi assassini seriali che presentano caratteristiche ascrivibili a due o più categorie di quelle precedentemente illustrate, che potremmo definire Serial Killer Misti. Questa particolarità può essere rilevata all’interno di un singolo delitto oppure all’interno della serie delittuosa. A livello di casistica criminologica mondiale, paradossalmente, è la situazione più frequente. Individuare un “serial killer puro” che mette in atto delitti che lo facciano inserire in una singola categoria è molto raro.
Infine ci sono due ulteriori categorie di Seriali Killer Speciali:
- Serial Killer che uccidono durante infanzia e/o adolescenza -> Detti anche baby killer, assassini che iniziano ad uccidere anche prima dei 10 anni, e lo fanno per almeno due volte prima di raggiungere i 18 anni, quindi la maggiore età.
- Serial Killer con deficit cognitivi -> Sono soggetti che hanno problemi a livello cognitivo, dovuto a disfunzioni dalla nascita, traumi fisici e/o psichici, malattie cerebrali e degenerative. Vanno esclusi soggetti psicotici e/o con Disturbi dell’umore, come depressione o bipolari. In questi casi va valutata la capacità di intendere e volere del soggetto, valutando il discernimento bene/male, la capacità di pianificare un’azione, capire se riesce a considerare le conseguenze delle sue azioni.
Nonostante le diversità tra i vari serial killer è possibile individuare alcune caratteristiche che definiscono molti dei comportamenti messi in atto dalla maggior parte di questi soggetti:
Ø Ricerca e riproduzione di una situazione specifica (scena)
Ø Stalking (comportamento predatorio)
Ø Collezionismo
Ø Bisogno di comunicare
Ø Tendenze parafiliche
Ø Ritualità
Ø Dipendenza da omicidio
Ø Discontrollo degli impulsi
Ø Onnipotenza e dominio (Sindrome di Dio)
Ø Maschera di sanità
Ø Comportamenti psicotici
Ø Assenza di componente affettiva dell’empatia
Comments