top of page

L'IMPORTANZA DEL DODICESIMO UOMO IN CAMPO: LA PRESENZA DEL PUBBLICO E GLI ASPETTI PSICOLOGICI

  • Alessandro Cariulo
  • 9 gen 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

L’incitamento del pubblico può determinare i risultati di una squadra che si appresta a svolgere un evento sportivo. Il famoso “dodicesimo uomo in campo” nel calcio. Per chi segue lo sport da tutta la vita sarà un’affermazione scontata, ma adesso ci sono dei dati che confermano tutto questo. Rimanendo sull’esempio del calcio, è risaputo ormai da molto tempo che giocare una partita “tra le mura amiche” determini un significativo vantaggio in termini di risultati, tanto che alla fine della stagione, in media, il 60% dei punti fatti da una squadra scaturiscono proprio dalle partite giocate in casa. Quali possono essere i fattori che entrano in gioco? Come afferma Leonardo De Cosmo, nell’articolo “Come ti misuro il fattore campo”, pubblicato all’interno del numero di gennaio 2021 della rivista “Mind – Mente & Cervello”, c’è la scomodità del viaggio, il dormire lontano da casa e dalla famiglia, alcuni aspetti tecnici come le caratteristiche specifiche del campo o la tendenza a mettere in atto tattiche di tipo difensivo fuori dal proprio terreno di gioco, ma oltre a questo c’è senza dubbio il calore del pubblico che sostiene e sprona la propria squadra e i propri atleti. Quale di questi fattori però può risultare più determinante? In tal senso uno spunto interessante è stato fornito dalla diffusione del Covid-19, con i campionati che si sono interrotti a marzo, per poi riprendere senza la presenza del pubblico. Ed è proprio in questo scenario che è nato lo studio di alcuni ricercatori dell’Università di Trieste, i quali hanno confrontato i risultati di 841 partite, giocate a porte chiuse, dei campionati di serie A e B dei quattro campionati di calcio più importanti di Europa. Il risultato? Mettendo a confronto questi risultati con quelli delle stagioni precedenti, è emerso chiaramente come vi sia stata una drastica riduzione dei punti ottenuti dalle squadre padrone di casa, tanto che, a fine stagione, il 45% dei punti totali delle squadre è stato conquistato in trasferta, contro la precedente media del 40%. Da questo studio appare evidente come la presenza del pubblico possa portare in media il 5% di punti in più ad una squadra.


A questo punto è lecito domandarsi: quali sono gli elementi, a livello psicologico, che rendono così importante il sostegno del pubblico? Cerchiamo di analizzare le varie componenti:

- Componente uditiva -> Cori, incitamento, canzoni cantate da migliaia di persone o richiami a specifici calciatori, tutto questo porta beneficio alla squadra di casa. L’altra faccia della medaglia riguarda i cori che sbeffeggiano la squadra avversaria, o qualche giocatore specifico, come anche cori di contestazione per la propria squadra, che spesso possono sortire l’effetto contrario rispetto a quello ricercato, ovvero un peggioramento delle prestazioni della propria squadra. L’esempio più chiaro, per quanto riguarda l’importanza della componente uditiva, riguarda senza dubbio la curva degli ultras del Liverpool che, ogni volta che la squadra entra in campo e prima della fine della partita, intona il coro “We’ll never walk alone”, facendo venire i brividi ai ragazzi con la maglia rossa in campo.

- Componente visiva -> Gli atleti entrano in campo e si trovano sommersi da colori, bandiere, striscioni, coreografie strabilianti, come avviene negli stadi sudamericani o nel famoso stadio della squadra tedesca del Borussia Dortmund, con la curva degli ultras locali che viene chiamata “muro giallo” per l’effetto che fa a vederla dal campo.

- Componente della vicinanza al campo -> Non è un caso che le squadre che hanno stadi dove il pubblico si trova a ridosso del rettangolo di gioco, basti pensare agli stadi inglesi e ai nuovi stadi italiani (della Juventus, dell’Atalanta, dell’Udinese), sono delle vere e proprie schiacciasassi in casa. Più il pubblico è vicino al campo, più i giocatori si sentono supportati e sono motivati a dare il massimo.

- Aspetti individuali -> Spesso giocatori giovani e/o con poca esperienza alle spalle, così come giocatori con particolari caratteristiche di personalità, statistiche alla mano, riportano rendimenti decisamente migliori quando giocano nel campo casalingo rispetto a quando vanno a giocare in trasferta.


Tutti questi aspetti ci portano a capire come il fattore ambientale giochi senza dubbio un ruolo determinante, in modo maggiore per le squadre di media o bassa classifica. In attesa quindi di poter tornare a riempire gli stadi, godiamoci la maggiore imprevedibilità del calcio giocato ai tempi del Covid-19.

Comentários


©2020 di Alessandro Cariulo Psicologo Criminologo Formatore. Creato con Wix.com

bottom of page