SANREMO 2021: L'ASSENZA DEL PUBBLICO E GLI EFFETTI PSICOLOGICI PER GLI ARTISTI
- Alessandro Cariulo
- 7 mar 2021
- Tempo di lettura: 3 min

Sanremo 2021. Il festival della musica italiana, giunto alla sua 71esima edizione, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, si è svolto all’interno di un teatro Ariston totalmente vuoto. A popolare il famoso teatro ligure solo i presentatori, gli ospiti speciali, i cantanti, i tecnici, l’orchestra, che ha cercato di ricoprire anche il ruolo del pubblico, e le telecamere puntate sul palco, pronte a catturare ogni singolo particolare, per proiettare il tutto a milioni di telespettatori, ognuno seduto sul proprio divano. Un evento mai accaduto nel corso delle settanta edizioni precedenti. Ma tutto questo ha influito sulle prestazioni degli artisti? E, nel caso di risposta affermativa, in che modo lo ha fatto? Proviamo adesso a dare una risposta a questi quesiti.
Certamente il fenomeno dello “spettacolo senza pubblico” è un qualcosa che ci ha fatto compagnia negli ultimi 365 giorni, il riferimento più chiaro riguarda i campionati di calcio che sono andati avanti con partite giocate all’interno di stadi chiusi al pubblico (vedi articolo su questo sito: “L'IMPORTANZA DEL DODICESIMO UOMO IN CAMPO: LA PRESENZA DEL PUBBLICO E GLI ASPETTI PSICOLOGICI”). Per gli artisti, i cantanti, gli attori di teatro o i comici, così come per gli sportivi, il pubblico può essere visto come un’arma a doppio taglio: da una parte, soprattutto per i più giovani, ma anche per chi ha caratteristiche di personalità ansiose, può essere minaccioso, un ostacolo difficile da superare, mentre per chi ha più dimestichezza con queste situazioni, o chi semplicemente ha una maggiore sicurezza e autostima, il pubblico è visto come un incentivo, uno stimolo in più. Va da sé, quindi, che i soggetti che appartengono alla prima categoria hanno tratto giovamento da questa situazione particolare, mentre gli appartenenti alla seconda si sono trovati maggiormente in difficoltà.
Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda quello che io chiamo “Training Effect”, ovvero Effetto Allenamento. Un atleta che fa un allenamento, così come un artista che prova il suo numero, potranno esprimersi al massimo nella loro performance, ma saranno comunque consapevoli di svolgere appunto un allenamento, o una prova, e non l’esibizione ufficiale. A livello psicologico, e soprattutto di concentrazione, questo conta moltissimo. Il sistema nervoso inevitabilmente si attiva, ma lo fa in modo, se così vogliamo dire, più “soft”. Anche se si è consapevoli che la nostra esibizione andrà in eurovisione o in mondovisione grazie alle telecamere, manca uno stimolo visivo diretto, il contatto con il pubblico. Ecco che in questa condizione sarà più facile, cosa che è avvenuta durante l’edizione del festival conclusasi ieri sera, così come durante le partite “a porte chiuse”, notare un maggior numero di errori tecnici dovuti proprio alla mancanza di concentrazione.
A questo punto è importante analizzare un altro elemento molto importante. L’assenza di pubblico porta all’assenza di applausi. Quanto è importante un applauso per un artista? Per tutti è importante, ma per molti è addirittura fondamentale, il motore che muove tutto e che li spinge ad esibirsi. Cosa mi rimane della mia esibizione se non posso ottenere neanche un applauso? Certo, oggi con i like sui social questo problema si può attenuare, anche se l’applauso in diretta ha tutto un altro effetto. E lo sapeva bene Amadeus che, nella sua conferenza stampa di presentazione del festival lo scorso 2 marzo, affermava: “Ci saranno applausi finti. Li abbiamo sperimentati anche negli altri programmi. L'applauso finto ti aiuta, ti sostiene psicologicamente (tratto da: https://tv.fanpage.it/amadeus-a-sanremo-2021-ci-saranno-applausi-finti-sono-un-aiuto-psicologico)”. Chi ama stare sul palco, al centro della scena, molto spesso presenta dei tratti di personalità che tendono al narcisismo. Si tratta di persone alla costante ricerca di gratificazione e appagamento, di un riconoscimento delle proprie qualità, che si manifesta chiaramente con l’applauso. Quando questo feedback è assente, ecco che l’autostima del soggetto può calare, può aumentare il senso di frustrazione e la performance può perdere di lucidità.
Ultimo aspetto da analizzare riguarda il manifestarsi di sintomi legati all’ansia, talvolta anche veri e propri attacchi di panico, a cui molti personaggi dello spettacolo sono soggetti. In assenza di pubblico, verrebbe da pensare, questo rischio non si corre. Ma in realtà non è proprio così. L’esempio, proprio nell’ultima edizione del festival, è dato da Fedez, rapper ormai affermato e abituato ad esibirsi in pubblico. Il cantante, con una storia di attacchi di panico alle spalle, proprio poco prima della sua esibizione, in coppia con Francesca Michelin, è andato vicino allo svenimento, salvo poi scoppiare in un pianto liberatorio alla fine dell’esibizione.
In conclusione possiamo quindi dire che, in base agli elementi analizzati in questo articolo, l’assenza del pubblico è deleteria per la maggior parte di sportivi e artisti, portando quasi sempre ad un abbassamento del livello della performance, senza proteggere soggetti più a rischio di manifestare disturbi d’ansia e in particolare attacchi di panico.
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